Si riporta in allegato, integralmente l’articolo recentemente pubblicato dall’Espresso <<Così la corruzione uccide: parla il primo pentito delle grandi opere>>.
Tale articolo, risulta essere in perfetta linea con quello che la SOS ILLECITI BANCARI sostiene da tempo con fermezza, sia sulle banche che sui poteri imprenditoriali forti controllati da blasonate famiglie nazionali, spesso colluse con politici di spessore, al punto da decidere loro stessi leggi e provvedimenti ad hoc. In buona sostanza si costruiscono controllori e controllati facenti capo alle stesse figure imprenditoriali oltre al fatto di gestire in autonomia senza contraddittorio un grande fiume di denaro del popolo Italiano. Le cordate societarie dei poteri forti, gestiscono non solo leggi a favore, ma anche le fasi successive, tra le quali ricordiamo: finanziamenti, progettazione ed esecuzione d’opera. Come ben rappresentato dal giornalista nell’articolo dell’espresso in allegato.
IN ESTREMA SINTESI L’ARTICOLO DELL’ESPRESSO
Nell’interrogatorio del pentito delle grandi opere, davanti al PM, emergono fatti e circostanze inquietanti nel merito, riferite: all’alta velocità, Salerno Reggio Calabria, la grande galleria di Villa S. Giovanni, il raddoppio della Agrigento Palermo, la TAV, le grandi opere della Liguria, alta velocità Emilia Toscana, Brennero Galleria. In merito a quest’ultima, la stima di costo iniziale di progettazione ammontava a 4,4 miliardi, ma la spesa sinora rendicontata ed incassata è quasi doppia (circa 8,8 miliardi). Tale opera il pentito la cita come modello di spartizione.
ANALOGIA CON LE BANCHE, DELL’ARTICOLO PUBBLICATO DALL’ESPRESSO
Le responsabilità del malaffare, dei periodi esaminati dalla Procura della Repubblica competente alle indagini, sono da attribuirsi, come da inequivocabili dichiarazioni del pentito, esclusivamente alla classe politica, essendo loro amministratori e dirigenti responsabili dello stato Italiano. Analogamente, per le banche, le stesse responsabilità, vanno ascritte al Presidente avente carica, Direttore Generale e responsabile di settore (Cassazione penale n. 46669\11).
OSSERVAZIONI
La SOS ILLECITI BANCARI (website: www.sosillecitibancari.com), si complimenta con la Magistratura per aver scardinato una serie di illeciti e, con L’Espresso per aver, come sempre, il coraggio di divulgare, fatti e circostanze, frutto d’indagine penale, a salvaguardia dello stato Italiano, in rispetto soprattutto di tutta la cittadinanza. Si spera che i Magistrati possano trattare, con lo stesso impegno e successo, i MOLTISSIMI procedimenti penali di USURA BANCARIA, pendenti in tutto il territorio nazionale in tutela di cittadini, imprenditori, artigiani, professionisti ed in generale di tutti i vessati e perseguitati dal sistema bancario che hanno avuto il coraggio di denunciare il gravissimo reato di cui all’art. 644 c.p.p. (usura), bloccando le ingiuste quanto illegittime vendite dei beni prestati in garanzia e riottenendo così dignità personale di operatore economico e di correntista.
Come è noto agli addetti ai lavori, si procede con richiesta specifica alla competente Procura della Repubblica, della concessione dell’art. 20 della legge 44/99. Questo provvedimento della Procura, blocca tutte le procedure esecutive per 300 giorni, oltre che per 3 anni tutti i debiti erariali.
La SOS ILLECITI BANCARI, con successo, da tempo, cerca di portare, con l’ottenimento del decreto di sospensione dei termini ex art. 20 Legge 44\99, un sorriso nelle famiglie, ingiustamente attaccate dal ceto bancario. Quasi sempre, nella verifica dei rapporti da parte degli inquirenti, gli istituti coinvolti risultano essere soccombenti, tanto da restituire tutto il mal tolto ed azzerando le proprie pretese con l’aggravante di rispondere anche del reato di cui all’art. 644 c.p.p. (USURA), essendo passati da CREDITORI a DEBITORI nei confronti del correntista.
SI CHIEDE
agli organi d’informazione: di occuparsi e dedicarsi con più frequenza a tali argomentazioni, aggiungendo, come detto, anche il settore bancario, per le analoghe responsabilità dirigenziali emerse nell’indagine penale citate nell’articolo.
SI CHIEDE
alle Procure della Repubblica competenti, dei casi di USURA BANCARIA, il rispetto dell’art. 112 della COSTITUZIONE: Il Pubblico Ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale.
Oltre che far emergere nelle indagini preliminari, le responsabilità soggettive dei dirigenti aventi carica, come nel caso delle grandi opere. Ovverossia, direzionare le indagini non solo con l’ausilio del consulente di fiducia della Procura, per esaminare se vi è stato superamento del tasso soglia usura legislativamente previsto, ma anche, mettendo sotto indagini le figure responsabili e far emergere “UN PENTITO” anche nel settore bancario.
Leggi l’articolo accedendo al seguente link: http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/03/14/news/lui-ruba-e-tu-rischi-la-vita-parla-il-primo-pentito-delle-grandi-opere-1.297123
Orazio Marchetti
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