Ulteriore vittoria della SOS ILLECITI BANCARI, nelle sedi di giustizia.
IL FATTO
La banca chiedeva € 100.000,00, ma l’ex amministratore portava in Tribunale l’istituto di credito con opportuna perizia di C.T. di Parte, con la quale dichiarava che, la banca non doveva avere tutti quei soldi, bensì, era lei ad essere debitrice nei confronti del correntista e NON creditrice. Come, tra l’altro, sentenziato dal giudice estensore del Tribunale competente, che dichiara con estrema cultura di merito, la robusta restituzione alla correntista società di circa € 40.000.00.
In buona sostanza e stante al dichiarato in sentenza, la banca voleva approfittare illegittimamente di circa € 140.000,00 (Cento quaranta mila euro), tra la restituzione e l’assurda oltre che illegale pretesa, esercitata, con estrema cattiveria, nei confronti della sana società correntista.
Nel caso di specie, il giudicante, poteva anche procedere con la lite temeraria di cui all’art. 96 del c.p.c., in ordine al fatto che, la banca con il deposito della CTU ben sapeva di perdere la causa con sostanziale restituzione al correntista e, nulla ha fatto per evitare che il giudizio fosse mandato a sentenza. Sperando con la forza del potere, in una ingiustificata distrazione o ulteriore grave errore giudiziario. Siano benedetti i GIUDICI preparati ed imparziali. Essendo loro rappresentanti della collettività e dello stato.
Clicca questo link per visualizzare la sentenza: Sentenza Trib. di Avellino
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